
Il modello ricorda una sua vittoria alla Gran Fondo di 600 km

Nella guarnitura originale si notano le iniziali Luigi Ganna Varese
"Il paradiso in terra non esiste, ma chi va in bicicletta ci arriverà comunque." – Parrini
Il modello ricorda una sua vittoria alla Gran Fondo di 600 km
Nella guarnitura originale si notano le iniziali Luigi Ganna Varese
Nell’anno in cui i fratelli Lumiére inventavano la cinematografia e Guglielmo Marconi creava il telefono senza fili, un piccolo artigiano con la passione della bicicletta, pignolo all’inverosimile, mai sazio di prove e sperimentazioni, coniava la sua prima serie di biciclette: correva l’anno 1896, il suo nome era Umberto Dei.
Nasceva così una straordinaria collezione di biciclette unanimemente considerata una meraviglia della nascente industria ciclistica mondiale. La qualità e la perfezione erano tali che subito la fama del marchio Dei si diffuse tra ciclisti e corridori di tutto il mondo: tutti chiedevano di poter correre e vincere in sella ad una Dei.
Lo stesso Umberto partecipò da protagonista ai campionati del mondo su pista del 1901 (Berlino). Le biciclette da corsa Dei vincevano ovunque e dominarono la scena per quasi mezzo secolo raccogliendo allori e primati nei più importanti velodromi del mondo.
Nel 1896 Giovanni Maino , da Spinetta, apre ad Alessandria una fabbrica di biciclette, che diventa nota a livello mondiale. La storica bicicletta Maino è cantata anche da Ornella Vanoni (hanno ammazzato il Mario)con il testo di Dario Fo
agli inizi degli anni 40 la ditta Nieddu ,originari della Sardegna , presenta
il cambio Vittoria
nel 1938 costava 10 lire
le leve dei freni non c ‘entrano nulla col periodo ma …… rimedieremo
collezione privata
Zenit sottomarca della Dei anni 30…. col Vittoria Margherita
freni bowden touriste
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